Accorate riflessioni
Cosa fare
di questo turbinio
di folle orrore
che sposta speranza
in supplica disperata.
Ove e quando redimere
caratteri, idee, propositi,
azioni, parole
in seguenti coscienze
che riparino
dalla furia del crimine?
L'uomo, come immagine di Dio,
o sbaglio della Natura,
entrambi facciate ormai
fuori da ogni senso
limpido spirituale
o trascinante alla genuinità
di tenera anima.
L'uomo, pare dedito
a porre dominio come fosse lecito
decidere l'attimo ferente
della morte.
Cosa fare, cosa sperare,
cosa urlare,
quanto piangere,
quanto inveire,
quanto disprezzare,
come agire
per porre fine alla ignominia
del suo delittuoso pensiero?
E la vita, intanto,
continua a gemere
la sua voglia di vivere,
pur sapendosi sempre più perduta.
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