Silenzioso scorre sulla mano,
quel coltello affilato,
il dolore straziante mi pervade,
ma non basta a placare le pene
del mio animo.
Bramosa scorre la lingua
sulla lama splendente,
il sangue come linfa mi nutre.
Lentamente preme la punta su di me,
la via della vita si stringe
davanti a me,
buio e desolazione mi circondano.
Un sadico gioco tra vita e morte,
la lama lenta e decisa squarcia la
carne.
Rivoli rossi davanti ai miei occhi.
Il sangue lentamente scorre sul braccio,
il dolore svanisce, il rimpianto e la
malinconia si mischiano al sangue sul
pavimento.
Le forze svaniscono, il corpo si arrende
e la mente lentamente si spegne.
Un addio o forse un nuovo inizio.
Composta martedì 17 febbraio 2015
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