La recita dal vero
Mi sento anch'io parte di loro,
di quelli che ho davanti.
Ma è cosa breve e controllata.
Giusto il tempo di calare del sipario.
E non appena sono qui
smetto la maschera da scuro carnevale.
Mi guardo intorno un attimo,
così
tanto per far girare gli occhi.
Non c'è più niente che io non conosca
di questo camerino.
E non ho più curiosità da soddisfare.
Sto fermo come un palo
ad aspettare chi busserà alla porta per dirmi che tocca a me di nuovo.
E nemmeno me ne accorgo
che sono già dove ero prima.
Di nuovo in scena
a recitare la parte di uno che sta male.
Che poi mi viene così naturale
perché non è un mio recitare.
È dire come sto davvero,
davanti agli altri
invece che sentirlo e basta.
Come quando sono solo.
Composta martedì 8 settembre 2015
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