Estate verso la Grecia
Nell'occhio d'oro del Sole allo zenith
ho visto il suo volto fiero, d'ambrosia.
Ha già sciolto i capelli tra gli anfratti dei monti,
gomitoli di strade
dove l'occhio si perde.
Dai tetti accecanti della Puglia assorta,
spalanca finestre sul cristallo dell'acqua
dove soffia, intensa e umorale,
i suoi perenni pensieri mutevoli.
Dalla sua fronte
scivolano perle
che scavano varchi
verso la Grecia.
Nelle anfore azzurre odora ancora la sabbia
incrostata nei cristalli del tempo.
Tra le catene del porto, un gabbiano distratto
ha disegnato sull'acqua un ricordo.
Nel vento caldo che spira impetuoso
ascolto la voce di uomini e miti,
impronte invisibili sulla meridiana,
ne sento l'eco ogni volta che è estate.
Composta lunedì 27 giugno 2016
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