Al destino non piacevi

Io toccai le tue labbra
fu come baciare fragole mature,
toccai le tue mani e ricordai
i miei primi passi,
guardai i tuoi occhi
e fu come osservare il mare
con il suo spazio infinito,
e i tuoi capelli avevano
la tempra dell'oro filato
m'inebriavo della tua voce
fatta di note di canto,
tu sembravi la donna che io
desideravo da tempo,
ma non fu così!
Al destino, spietato giustiziere,
le doti che avevi non bastavano;
aveva deciso diversamente,
forse aveva capito
che il bello di un anima
che t'ama risiede nel profondo
dell'anima, nel cuore,
negli abissi che l'occhio non scruta,
ed aveva ragione,
il tuo corpo benché appariscente
celava un cuore freddo,
arido, severo,
e le tue ferite
avevano fatto di te
una persona
che diffidava dell'amore,
si dell'amore vero!
Composta sabato 23 luglio 2016

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