L'inquietudine
All'improvviso e con indole molesta,
a indispettire il mio animo un po' assopito,
l'inquietudine ad apparir si appresta
ad alzar del vento in un giorno quieto.
Crudele mi mostra il mondo di ieri,
rapisce il mio oggi, con i suoi pensieri.
La scaccio con forza per non dover guardare le immagini distorte che mi vuole mostrare,
che già conosco ma non voglio vedere.
Troppo il peso, che dovrei sostenere,
se da essa mi facessi raggirare.
Parla al mio viso senza vergogna
e soffoca il mio sorriso nella sua gogna.
Ella mi parla ma è ladra e nemica
perché ruba il tempo e i colori, della mia vita.
Insiste nel dirmi che la dovrei ascoltare
ma se lo facessi, farebbe scempio del mio domani.
Lungi da me inquietudine infame,
porta con te l'angoscia, per mai più ritornare
lascia il tuo posto a liete giornate
che non hanno rimpianti per le cose ormai andate.
Di sogni e speranze, mi voglio vestire
guardar le stelle senza stanchi sospiri
rivedere il cielo tornar sereno
e ammirare ancora il suo arcobaleno.
Sorridere di nuovo al mondo intero
senza mai più dover lottare,
felice di non dover più,
il mio cuore ingannare.
Composta lunedì 31 ottobre 2016
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