Nessuno mi chiama
Nessuno mi chiama
nessuno mi aspetta
nessuno mi ascolta:
ogni sponda è deserta
e deluso io vi guardo.
Solo sono io, ripa arsa
solo come i viali dei cimiteri
nei meriggi assolati;
solo come le cime innevate
che riverberano di lontano
al venire del giorno;
solo come petraia di fiume
che da millenni
abbia perso le sue acque;
solo più del passero solitario
del recanatese che in primis ammirai.
Morto, già mi riconosco...
Io sono la zolla tutta asseccata
a cui pioggia
non ridarà mai più vita
e che aspetta di essere interrata;
nessuna altro risvolto sospiro
all'impigrire del giorno che rintomba.
Non ti avvicinare illusione!
Dileguati, perderesti il tuo tempo
non potrei battere al tuo ritmo
l'anima chiusa non ti apre
se vi bussi: nel vuoto
sono da tanto svanito
corporeo fantasma,
indarno mi attardo
per un mondo che mi ignora!
Brezza d'amor più non dubito
che possa increspare cuore solo
fattosi pozzanghera d'acqua morta.
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