Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Vorrei conoscere cosa dice l'onda del mare
quando accarezza con dolcezza la spiaggia
nelle prime luci dell'aurora color pastello.

Mentre la luce cade lenta sulle mie mani
purificherò il corpo su uno scoglio solitario
in attesa del primo raggio mattinale del sole
che riduca i miei sogni in frantumi celesti.

Solo in quel silenzio di acqua e di luce del cielo
potrò leggere nelle ore del giorno che avanza
le pagine scritte dal calore del sole e dal silenzio
in cerca di vergini sillabe per nuovi umani versi.

Le appenderò stupefatto sullo stipite di casa mia
senza numero, né cancello, né porta, né chiavi
ma solo uno specchio che legga il cuore della gente.

L'azzurro del cielo e del mare chiuso nei miei occhi
cancellerà il buio nascosto negli angoli delle strade
dove i poveri cercano di nascondere la propria vita
mentre le ore passano svelte per un'altra vera riva.

Su una spiaggia nuova e deserta starà scritto un nome
quando la notte muore su petali di fiori bianchi e viola.
Solo allora si svelerà il mistero racchiuso nell'uomo.

Nella nebbia della sera si raccoglierà la solitudine
quando l'uomo saprà leggere discorsi sottovoce
di donne con mani giunte maturando il silenzio.

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