Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Non siamo più nel tempo delle grandi cattedrali
quando l'uomo del campo umile s'inginocchiava
sotto archi romanici di pietra viva tagliata a mano.

Il monaco colto sognava, pregava e custodiva l'arte
su alti monti e boschi pieni di misterioso incanto
mentre il popolo forgiava le sue pesanti spade
per preparare il duro apocalisse del suo domani.

I dipinti interni delle chiese erano i libri del popolo
dove trovavano le radici della fede e la propria storia.
Il suo pane quotidiano sapeva a sudore del giorno
scacciando il timore della peste a galoppo sul tramonto.

Era il tempo quando l'uomo costruiva le sue cattedrali
sognando che i suoi figli avrebbero pregato con fervore
difronte a un crocifisso di legno vivendo di fede e speranza
mentre da anziani sognavano di morire tranquilli nella stanza.

I loro sogni in pietra li troviamo oggi davanti ai nostri occhi
con i pinnacoli di pietra e mostri sconosciuti in alto nel cielo.
Le loro anime sono ancora vive all'ombra delle loro cattedrali
mentre a noi semplici profani ci dicono cristiani e non lo siamo.

Oggi si dissacralizzano molte belle chiese frutto della vera fede
di quei nostri padri che credevano in un Dio fatto carne come noi
mentre noi con la nostra arroganza ci crediamo dio e Lui solo uomo!

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