Scritta da: Daniela Cesta

Ricordi di un altra vita

Quando ballavo il valzer, con il mio abito di tulle
ero splendida con i fiori di raso, tra i capelli,
giovanissima ed estremamente vivace,

insofferente a qualsiasi disciplina, non ammissibile
per quei tempi lontani, dove la donna doveva tacere e ubbidire,
l'unico suo scopo era trovare un ottimo marito e sfornare, figli...

il valzer io amavo, aveva il potere di inebriarmi ed eccitarmi
gli sguardi degli uomini, erano tutti per me, mentre venivo controllata
da madre e zii, le altre ragazze morivano di invidia,

ma i miei occhi erano frecce luccicanti, che colpivano i cuori
quando lo vidi era bellissimo, nella sua divisa militare ottocentesca,
sorrise a me, dall'altra parte della sala e piano camminò

suonava il mio valzer preferito, quando lui mi chiese di danzare
mentre i miei occhi grandi, lanciavano dardi fiammeggianti, gli diedi la mia mano

e iniziammo a volteggiare leggeri e sicuri
eleganti, eloquenti con un lieve sorriso,
le note trasportavano i nostri cuori

alzava me in aria, con il frusciare del mio abito rosa
l'eccitazione faceva brillare le mie pupille
e la mia pelle accaldata, profumava di tuberosa

eravamo splendidi! Sotto gli sguardi di tutti
chi eravamo? Dove eravamo?
Ascoltavo il sussurro dalle sue labbra,

parole armoniose che toccavano la mia anima
nelle giravolte perfette, di due corpi giovani e innocenti
in un universo che sembrava fatto per noi,

tempi che non torneranno piu,
le ere passano in fretta, rimane il rimpianto malinconico
di attimi fuggenti, straordinari, e sconvolgenti.
Composta martedì 10 ottobre 2017

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