Una visita inaspettata
Ogni tanto ci visita una signora chiamata malattia
per ricordarci che noi siamo fragili esseri di carne:
voci che ci perdiamo in echi nascosti in notte di stelle,
comete vaganti con code di fuoco che bruciano lente.
La febbre è una sorella umile che ogni tanto ci visita
come una nebbia avvolta in sciallo di vecchia sul volto:
entra in casa in silenzio con amore e molta tenerezza
aiutandoci a crescere come uomini in ore brutte e belle.
Stando al letto o in ospedale ascoltiamo voci e messaggi
prima mai ascoltati. Solitudine e silenzio sono come fratelli:
parlano al cuore e penetrano nella mente per oggi e sempre.
La malattia ci visita aprendo le porte di una nuova esistenza.
Oggi inizia la febbre, questa signora bussa alla mia porta,
vuole che lentamente legga le tante pagine della mia storia
per prepararmi a captare i messaggi eterni che porto dentro:
li ascolterò carpendo i raggi di luce nascosti nel mio silenzio.
Composta martedì 5 dicembre 2017
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