Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
Due alberi nel giardino, uno di olive verdi l'altro nere,
due colori nel mese di novembre guardando il cielo.
Gli uccelli vanno avanti e indietro mangiandole sui tetti,
mentre due tortorelle le beccano delicatamente a terra.
Due forme di mangiare sotto lo stesso cielo d'autunno,
due forme di guardare il mondo: dall'alto o dal basso.

Il giardino osserva, non parla, ma sente, ascolta e tace.
La luce avanza in questo mattino di luce novembrina,
il vento che da giorni taceva si è svegliato mormorando
avvisa i due ulivi di rallegrarsi: la pioggia sta arrivando.

Tremano leggermente le foglie alla luce tenue del sole:
alcune si lasciano trasportare allegre solcando l'aria,
altre preferiscono cadere a terra per essere baciate
dopo mesi di sospiri come una coppia di innammorati.

I due giovani alberi del giardino ogni giorno si salutano
aspettando i loro ospiti volanti che li solleticano sui rami
mentre fanno cadere come foglie secche varie lacrime
per ringraziare la terra che li nutre come una mamma.
Anche la natura ha occhi, orecchie, mani, piedi e cuore:
tutto quello che ha lo regala agli uomini e agli animali.
Composta lunedì 27 novembre 2017

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