Scritta da: Myškin

Sigaretta

Accendo la sigaretta.
La lingua è interdetta
ma le parole scorrono
ugualmente,
sulla carta
e nella mente,
come un fiume di cadaveri,
storpi cercando la riva
tra i papaveri,
e le rime si sciolgono
entrano in conflitto,
l'ultima parola ferma
non se ne vuole andare
altre parole muoiono
nel capo confitto,
nella fine insperata
qualcuna si esaurisce
sul foglio,
parola disperata,
parola di cordoglio,
per un impeto disilluso,
rime gettate sul fuoco
confuso.
Diventano una parata
sfiorita,
e la vita assume le sembianze
di una sconfinata
ribalta,
la cima è troppo alta,
parole si aggrappano
cadono, vacillano
ma non scappano al destino
deridente e mordace,
perse tra i denti
di un mastino vorace,
zampillano e stridono,
si contorcono, e sfumano
tra i vagiti
offuscando le insegne.
I giochi sono finiti,
la sigaretta si spegne.
Composta lunedì 1 gennaio 2018

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