Una maschera di creta
sulla parete di casa
mi guarda e dice:
"Vengo dall'America povera
piena di sudori e silenzi.
Le mie mani sono callose
ho un bimbo in grembo".
Una statua di legno africano
poggiata su uno scaffale di libri
mi ricorda:
"Vengo dall'Africa australe
pieno di fame e siccità.
Rappresento un anziano
senza futuro e senza età".
Dialogano maschera e statua
di terre lontane.
Ascolto muto i messaggi.
Poi dialogo con gli occhi
raccolti nelle mani:
"Sono un uomo d'occidente
scusate la mia storia
che vi ha portato
dolori e nuovi orizzonti.
La mia casa è sempre aperta,
restateci e allarghiamo
i nostri orizzonti
umanizzando
questo nostro mondo".
Composta mercoledì 28 febbraio 2018
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