Lacrime sul ponte Morandi
Respiri senza rifugio evaporano
tra il ruggir di tremebondi, ancestrali campate
e un incanutito figlio orfano resta d'un frammento
ch'a decomporsi va, frantumato dall'aria,
in polvere umiliandosi.
Geme l'impotente pur mai doma lanterna
dileguasi 'l sol dalla pelle di Genova
e sola l'abbandona alle fauci d'un dolor
ch'il color serba di quarantatré fruscii d'esistenze
da sfuggente gaudio strangolate
e or sul cocchio dell'eterna consunzione
gemme or cosparse
dell'aroma d'un ricordo.
Composta martedì 26 marzo 2019
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