Scritta da: Concetta Antonelli

Busseranno alla mia porta

Beh, è certo
Busseranno anche alla mia porta.
Uomini severi
dalle divise scure
con la fretta sul volto
" È improrogabile"
Così mi diranno
E a me non resterà che fare
" sì sì " con la testa
guardandomi attorno
cercando
di non dimenticare niente
che possa aiutarmi
durante il processo
Non posso certo dire
" non lo sapevo"
La vita
è fatta di attesa
forse
soprattutto d'attesa
di questo bussare
di questo render conto
Uscirò dalla mia porta
consapevole
di non poter tornare indietro
" il percorso è terminato"
Certo... lo sapevo
Eppure
mi trema un poco l'anima
con certezza so solo
ciò
che è al di qua
della mia porta
E se
a un certo punto
desiderassi
di sentir bussare?
Se
vecchia
stanca
forse delusa...
Oppure no, al contrario
in un momento
di felicità perfetta
radice e apice
alfa e omega
desiderassi
le nere divise
venute a prendermi?
Scoprire ingenuamente
che è nella natura
della nostra anima
accettare la Fine...
volerla quasi
come la conclusione
di un percorso
come il tramonto di un giorno
seguito
da notte di quiete
di riposo
notte
di rigenerazione
se non del singolo
certo dell'Universo
Segreto
del seme
è quello dell'anima
Busseranno soldati
alla mia porta
E io avrò atteso a lungo
forse invano
con un macigno
sospeso
sul cuore
E invano
ho chiesto aiuto
alle nuvole
all'acqua
agli alberi del bosco
Ho chiesto al Cristo
e Lui
triste mi ha detto
" Proprio a me, figlia mia?
A me
date montagne intere
nel cuore
e io taccio
e le porto
e le lavo
col mio sangue"
Busseranno alla mia porta
e avrò paura
Quella paura atavica
di sempre
dei soldati con le nere divise
Paura
di richieste
rendiconti
e bilanci
Vorrei fuggire
ora
ma sono inchiodata a questa sedia
Attendo il suono dei passi sulle scale
e il forte battito alla porta
" Aprite! Aprite!"
Certo,
aprirò
Non aspetto da sempre
forse
questo momento?
Ho finto
ho giocato
ho ignorato
L'Attesa
è il senso della vita
O forse
è l'Oltre
Sudata, stanca
con addosso
l'odore della paura
aspetto.
Eppure splendo
del mio mantello
di umanità
Consapevole di stelle
di mondi
di abissi
e di vette illuminate
Non so se sono pronta
ma non posso sottrarmi
e tanto vale
sorridere
e sfidare
con tutta la dignità possibile
le cupe divise che verranno
Io aspetto che bussino alla porta
e intanto vivo
vivo intensamente
E mi godo
ogni singolo filo d'erba
e ronzio d'ape
e amo
intensamente
con abbracci pieni di calore
e sorrisi
e lacrime di tenerezza
per i miei figli
Aspetto che bussino alla porta
e consumo ogni giorno
senza mettere da parte
o risparmiare
neanche un grammo di vita
Spero di aver bruciato tutto
per allora
Aprirò più facilmente
quando busseranno alla mia porta.

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    Commenti

    4
    postato da , il
    grazie infinite, Lina!
    3
    postato da , il
    troppo bella !!Complimenti .  Lina .
    2
    postato da , il
    grazie Barbara per il commento generoso.
    Concetta
    1
    postato da , il
    Ciao Concetta, sono capitata per caso tra le tue parole, ma ne sono stata subito catturata... tanto che, andando a ritroso, mi sono letta tutte le tue poesie. Da brividi! Sei molto brava ad esprimere le emozioni, i sentimenti, le cose della vita. Anche questa poesia, pur parlando della morte, ha un tocco lieve che accarezza l'anima e fa venir voglia di Vivere, Vivere davvero... "senza risparmiare neanche un grammo di vita". I miei più sinceri complimenti!

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