L'urlo del lupo
Urla la mia mano
mentre piange spazi vuoti,
riempie tele e cattedrali
dentro la mia mente devastata
da un cancro animale, un lupo,
che alla luna ulula, chiedendo
d'esser liberato, di non esser più
pecora, scoiattolo, albero.
Ma divenni leone, aquila, serpe
per poter comandare il fato,
il suo brillante destino che
come un faro sorge luminoso
oltre le scure acquee del passato.
Rendimi squalo, rendimi rondine
per sorvolare oceani blu cobalto,
maleodoranti vie nascoste,
scoprendo ogni segreto
che celano al mio sguardo
ancor perduto in un oasi
di nefasto piacere.
Composta martedì 26 maggio 2020
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