La terra in questa primavera non ha vita
si è ammalata vedendo piangere il cielo
pieno di un brutto virus che uccide tutti
vecchi, uomini, donne e innocenti bambini.
È una primavera scialba, triste e lacrimosa
accompagnando nel pianto famiglie intere
chiuse in casa come in una triste prigione
affacciate a balconi per allontanare il dolore.
Il nostro pianeta azzurro si sta purificando
o siamo i suoi abitanti a chiedergli perdono?
L'abbiamo maltrattato con veleni e sporcizia
e lui si vendica con un invisibile assassino?
Meditiamo in questi giorni chiusi nelle case
cerchiamo di amare la terra nostra madre.
Non la lasciamo piangere sola e con dolore
cambiamo ritmo e abbracciamola con amore.
Composta domenica 31 maggio 2020
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