Senza traguardo
Lento, dolce, inutile gocciolare di cera
che consuma le mie candele.
Caotico e nostalgico rimpiangere il passato,
ripudiando un futuro diverso dal tuo destino.
Strano desiderio notturno, al risveglio,
sudando il tuo freddo in una lunga notte appena cominciata,
dove cerchi affannata i pensieri lasciati nella notte prima.
Non c'è meta nel tuo iter di pianti e rimorsi;
non c'è traguardo per chi corre dalla parte opposta.
Vai, trascinata dal vento, dove le terre non hanno colore,
perché un giorno lontano, che sai certo,
possa così apparirti più vicino:
nel contare il tuo tempo passano i minuti,
e nei minuti passano i pensieri che ti hanno resa viva.
Poche candele ancora ti restano da consumare:
da sola o infelice cosa importa,
esse impiegano sempre lo stesso tempo.
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