Son come passeggeri in fila che aspettan di partire
le frasi mie che a volte non riesco a dire,
son ricoperto di corteccia dura, son come muro di mattone, a volte mi hanno detto, mi metti soggezzione, ma sono di carne ed ossa non sono di cartone.
Forse per la paura di denudar me stesso, mi porgo con parole che fan sembrare il cuore mio... di gesso,
eppure vibro quando sento l'emozione, e so ascoltare il vento intriso di passione,
amo sentir parlar le api nelle giornate estive,
e so rubar colori dai fiorellini sulle rive.
Mi sento assai in simbiosi con tutta la natura che mi abbraccia e mi circonda, ma tante volte mi trasformo in onda, come voler parlar per primo, e poi restare zitto, salire in alto, per cadere a capofitto,
o come testa di martello che ripetutamente batte l'incudine, star bene tra la gente e ritrovar me stesso, quando trovo solitudine.
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