Le brume di novembre
Le brume di novembre,
dal campo dei cipressi,
salgono al cielo pesto.
In un tetro suono,
spicca il volo,
alata sagoma nera.
Tre giri sul campo,
tre tetri richiami
aprono l'aria immobile.
Tre brividi vibrano l'anima
ed il suo occhio s'apre sul tempo.
Per ogni brivido un immagine:
Tre lustri di bianche mani,
sporte da nero cappotto,
posan terra umida di pianto
sul simulacro della speranza
di apprendere il mondo.
Ora è andata...
Tre fiori, da bianche mani,
sporte da nero cappotto,
appoggiati, ancor umidi,
sul simulacro della speranza
di condividere il mondo.
Ora è andata.
Tre lacrime sul volto bianco:
una per un padre non avuto,
una per un amore staccato,
una per l'anima che è andata ora.
Poi, sul campo dei cipressi,
nelle brume di novembre,
di nuovo il silenzio.
Composta lunedì 20 ottobre 2008
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