Scritta da: Franco Mastroianni

Il grande fiume

Seduto sulla riva guardo con tristezza
lo scorrere del grande fiume
risalgo con la mente la corrente
e aiutato da vecchi racconti
ripenso a quando era possente
intrepido invadente
facendo beffe ad argini alzati come mura
ricordo esondazioni
la paura

Ora le rive sono artificiali
e lo scorrere del grande fiume
contro i cubi di cemento rilascia note tristi
come un lamento
e le gocce di rimbalzo credo siano il suo pianto

È vero questo grande fiume ha trascinato nel suo corso molte vite e se ne è appropriato
ma non ha mai chiesto niente è l'uomo che l'ha sfidato

Per colpa nostra le poche volte che ancora salta giù dal letto
arriva a ricoprir le case fino al tetto

Ma noi non ci pensiamo non lo ascoltiamo
non ne sentiamo il flusso
e questo gran regalo di natura
sta diventando un lusso

Pensare che la portiamo dentro... in noi
saremo spenti se non ci fosse lei
ma continuiamo a non apprezzarla
e dir che il mondo intero ne parla

Sappiamo e siamo bravi a trarne godimento
nelle giornate estive
per rinfrescarci in un caldo momento

Godere... quando non vediamo l'ora
di poterla bere

Intanto continuiamo ad annaffiare il prato verde
e lei ci guarda e ci saluta
si perde
e nonostante tutto ci sentiamo puri
e i fiumi sono sempre più asciutti
scuri

Seduto sulla riva del grande fiume
immagino le barche di vecchi pescatori
che tornano alla rive ricolme di pescato
che il fiume regalava come suoi tesori

Ora quei pescatori non ci sono più
restano le frasi tramandate
riflesse come immagini da vecchi specchi

Come vorrei che i nostri figli vedessero ancora
lo scorrere del grande fiume
e non sfogliarlo tra le pagine di libri vecchi.

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