Un giorno un uomo di bell'aspetto,
con galanteria e doppiopetto,
intravide un uomo di mezza età
e fu colpito dalla sua onestà.
Due persone come tante, nel loro cammino,
con pensieri diversi, fin dal primo mattino,
che affrontano il giorno in uguale maniera,
e rientrano a casa quando si fa sera.
Il primo garbato, con fare gentile,
chiede all'uomo più anziano col cappotto in vinile,
quale motivo lo ha spinto a diventare Papà
ed avere tre figli nella sua povertà.
Sorrise quest'ultimo, rispondendo di tono
la mia ricchezza son loro, mio caro buon uomo,
mentre lei mio signore, che figli non ha
avrà molti rimpianti quando andrà all'aldilà.
Il lusso e gli averi, per quanto preziosi,
non possono competere ai miei occhi gioiosi,
nel crescere a stenti, ma con cuori sinceri
i miei bimbi adorati, del cui padre son fieri.
Rispose il buon uomo con stretta di mano,
al suo nuovo amico un poco più anziano,
una lacrima al viso ed un gemello al polsino
non fanno di certo dell'aceto un buon vino,
ma si può sempre imparare, dalla povera gente,
che è meglio ascoltare, anziché vivere per niente,
inseguendo il successo, ricercando tesori
rinunciando alla prole per donne e motori.
Disse il povero al ricco con voce pacata
prendi in mano la vita, prima che sia volata,
ed il ricco rispose col rimorso sul viso
il più ricco sei tu, per il tuo grande sorriso.
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