Una corsa verso il che...
La mia anima scivola verso il fondo,
con lei anche i pensieri,
si inseguono in una corsa del destino
che non mi vedono protagonista, come lo ero.
Se cerchi di guardare l'arrivo,
non vedi che il buio,
chissà perché si è spenta la luce di ogni mio pensiero.
Provo ad attaccarmi a qualsiasi cosa,
ho le unghia consumate, la pelle scorticata,
i piedi indolenziti,
la faccia un po' bagnata, ma la corsa non si frena,
inarrestabile verso il tramonto
di una vita sincera, che vivrei fino in fondo.
Mi chiedo dove sia finita la musica dell'anima,
quella che mi permetteva di scrivere la rima,
potessi sporgere la tua mano e afferrare la mia,
salveresti quel che resta e la mia poesia.
Mi arrendo sconfitta, se si capovolgesse il mondo,
non sarebbe una discesa, ma una salita
che scalerei volentieri pur di non toccare il fondo.
È stato bello e gratificante scrivere per la gente,
per questo amore grande,
per le soddisfazioni ricevute, avrò da ricordare
alle generazioni future quanto è bello parlare col
cuore...
è terminato il momento di descrivere un rimpianto,
di riempire di parole ciò ce vorrei tacere,
di prendere sul serio un mio desiderio
che è morto con il sole che ha accecato l'amore...
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