Sabbia
Sabbia, sabbia tra le dita. Scivola, come polvere di vita che inesorabilmente passa. Dolce, morbido tappeto su cui cammino davanti a questo mare che guardo, perdendo l'orizzonte. Linea infinita, confine tra cielo e mare. Sabbia che dolcemente l'onda accarezza cancellando il segno del mio passaggio. Fragile castello custode di sogni e speranze d'un bimbo. Castello che la vita dissolve in lingue danzanti di dolci granelli che inseguono una meta lontana. Corrono e saltano come turbinio, come emozioni che il vento soffiando accresce, vento che dopo un istante scompare. E nel silenzio resto solo io, la sabbia, il mare.
Composta mercoledì 26 agosto 2009
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