La tua bambina Adina
Nei miei sogni di bambina
Le bambole, i giochi
Il phon, la spazzola
Una forbice vecchia con la punta arrotondata
Tagliavo i capelli a quella bambola
da me tanto amata
Carolina, lo ricordo ancora
folti capelli biondi a riccioli,
scendevano lungo la spalla
Quando poi i capelli divennero corti,
ricordo piansi con i lacrimoni
Credevo crescessero
Di li,
volevo riparare
Costruì una parrucca con la lana
ma Carolina non era più bella come prima
Cominciai a costruire un nuovo abbigliamento
tutto era un tormento
Quella bambola era la mia passione
le davo tanto amore
Piano, piano capì che sarebbe divenuta la mia professione
Cominciai a costruire
rimagliare e cucire,
una tovaglia all'uncinetto
un ricamo sul fazzoletto
Di tutto questo devo dire
grazie alla mia mamma,
mi regalava tutto il suo sapere
Piano, piano presi spunto
cominciai a vedere quanto bello era sapere
Io che alla scuola non volevo andare
mi piaceva inventare
gettavo i libri in un angoletto
continuavo a ricamare il fazzoletto
Poi cominciai a scoprire quanto bello era capire
Studiare non me ne parlare!
Volevo solo inventare
Cominciai a dipingere su quel foglio
i cavalli
l'insegnante... Oh mio Dio!
L'hai copiati! Li getto in tutta fretta
Lo schiaccio col piede e lo bruciacchiò con la sigaretta
Io ricevetti nel mio cuore una freccia
Che attraversò lasciandomi
con tanto dolore
Capì che non era finita
Ricominciai la salita
Piano, piano, continuai
Fino a quando cominciai
a capire l'amore che avevo dentro il mio cuore
Amavo tutto cio che potevo creare,
lo dovevo veramente amare
Continuai a cucire a ricamare, a dipingere, ad acconciare
Dei miei sogni di bambina
Resta sempre Carolina
Grazie mamma
La tua bambina
Adina.
Composta venerdì 9 ottobre 2009
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