Il gioco dell'amore
Un giorno alla mia porta
l'amore mi bussò,
Mi chiese di entrare
ed io lo lasciò.
Era gentile è bello,
cortese è geniale,
La sedia lui mi chiese,
voleva solo parlare.
I suoi occhi grandi,
la bocca profumata
Ed ho capito presto,
Che mi ero innamorata.
Lui mi parlava piano
guardandomi negli occhi,
"sei tu la mia scelta,
io voglio che tu giochi.
E tutto solo un gioco
semplice è chiaro,
Non puoì giocare ovunque
perché è un gioco raro."
Cosi io son cascata,
Veloce ho imparato
le regole del gioco...
Però lui ha barato.
E poì ho accettato,
senza pensare troppo,
che se finisce il gioco
c'è sempre anche un "dopo".
Composta martedì 13 ottobre 2009
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