Chiamami follia, questo mi si addice
Ascolta lo scivolare dell'anima mia prosciugata...
Non domandarti perché
non darti risposta...
Consuma questo attimo divorandomi con il tuo...
Ogni minuto è scandito da un assordante respiro di vita...
Vorrei non vedere la tua alba
guardarti scioglierti in infiniti tramonti
mentre ti conducono alla notte
dove il mio sguardo evita
il rumore che infastidisce il mio ego...
Eppure dolce è accarezzarti con il pensiero
candido il modo di disegnarti,
profondo il segno che scavo ogni vota per distinguere i tuoi tratti...
Fammi bene, fammi male!
Cosa importa.
Cosa fai in quel tempo che non è il mio?
Quale stagione contorna l'espressione di te?
Sei malinconia, nostalgia, inebriante magia...
Chiedimi di me e io rimarò in silenzio
perché non è molto il tanto che parla di questo caos.
Solo tu sai decifrare il mio cuore
nel racconto dei miei occhi.
Non trovo spazi infiniti per immense sensazioni
Il dittatore che non mi libera di queste idee,
tiene la mia mano.
Chiamami Utopica sognatrice.
Chiamami Disillusa umana.
Chiamami Follia perché questo mi si addice.
Il riflesso è unico.
Composta venerdì 23 ottobre 2009
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