Scritta da: Giuseppe Catalfamo

I 33 giorni di Albino

Mai avrei potuto profetizzare l'imminente pericolo,
se il Signore darà un peso concederà piglio per condurlo.

Non sento d'aver preparazione né sapienza,
l'immane segreto che Lucia volle fosse mio darà giusta forza.

Nessuno, mai, nei secoli volle due nomi,
eppur non posso escludere né Paolo né Giovanni.

Fedeli, sostenetemi per esser di Cristo in terra buon Vicario.
Incoronazione, Tiara, no Colleghi, non è merce per il popolo.

Non ostenterò l'esser Re con Sedia Gestatoria né Troni,
celebrerò Messa guardando dritto negli occhi tutti gli uomini.

Morbidezza ai poveri ed alla povertà, non ludibrio.
Redistribuzione dei beni clericali sarebbe Verbo di Dio.

Dio è Padre, anche Madre... e da Madre accarezza.
Maternità di Dio non contempla opulenza.

Clemente amorevole Madre di lucente anima,
sa che sovrapopolazione e contraccezione fan rima.

Ho tempra dell'uomo del nord-est e sorrido umile,
non basta, servo di Dio non so insegnarvi la divina morale civile.

Voi avete la stessa potenza della mia fede, ma servite Satana.

Scelgo le vie del cielo, per voi, vado in pace col Sorriso di Dio.
Composta sabato 28 novembre 2009

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    Info

    Scritta da: Giuseppe Catalfamo
    Dedica:
    Ad Albino Luciani l'uomo (per me il Messia) che nei suoi 33 giorni ha incarnato Gesù in terra.
    Ha partecipato al concorso
    Come un granello di Sabbia

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