La libertà di un uomo
Un tempo infinito
immersi nel dolore
nuotando nella palude del male
tra sanguisughe e melma.
Pochi gli istanti di gioia
e leggere folate d'amore
da cui prendere forza,
per cui lottare.
Un colpo d'ali per librarsi in aria,
per poi a terra tornare.
Non saremo mai angeli,
ne mai saremo uccelli,
il nostro tempo ahimè
lo passeremo a terra.
In altro modo voleremo
e sarò lieto di esser smentito
la consapevolezza come spugna
renderà il cielo sgombro da impurità.
Confini sempre più stretti
ci insegneranno il valore della libertà,
muri eretti per limitarci
ci insegneranno la via d'uscita,
l'immaginazione si libererà
da ignobili catene,
e finalmente
saremo liberi di chiamarci uomini.
Composta giovedì 19 novembre 2009
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