Scritta da: Arturo Vaccarielli

Odissea

Le nostre ombre narrano le pene
la vita un cunicolo
con in fondo un burrone
Nacque l'uomo per soffrire
soffrire e piangere le gioie
di un monotono istante
Tu ti conosci e non sai chi sei
io ti odio e so il tuo nome
Partimmo dalle coste frastagliate
fino ad Atlantide
fino ad Eldorado
ma non portammo che sogni
nelle nostre sacche dorate
Così parte l'uomo impavido
che nulla teme
che nulla vuole
solo il segreto che racchiude il sole
Scesi i cieli
gli uomini ballarono sull'isola
gli uomini stuprarono le donne
gli uomini entrarono nell'Essere
Uno scoppio e il serpente morì
ma il peccato non cessa il cammino
gli uomini non sbagliano si umiliano
Amore di creta
sbalzo meridiano che siedi all'equatore
con in mano un dolce dolore
sei il vero e solo miraggio
sei la chimera o sei il male
Specchiati uomo
sputa il sangue e bruciati
crepa ucciditi spogliati
"Ulisse io sono il Signore"
Una notte basta
un cannone rollato sulla spiaggia
un vino bevuto
una fuga meritata
Adesso basta
riprendiamo il viaggio
domani entrerò nel regno d'incanto
entrerò nella città di mio padre
adesso voglio prepararmi
spegnete la luce
danzate ballate cantate
io dormirò su questo sogno.

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