Scritta da: Gianluigi Nardo

La tua risata

Quando ricordo la tua risata
nella mia mente si fa il deserto
senza dune, senza vento.
Non ci sono oasi né rami secchi intorno,
né serpenti o scorpioni dal veleno acuto.

Tu sola avanzi con passo felino,
ed occupi tutta la scena
in una cornice con le foglie d'oro.
Tu, la donna con la pelle di alabastro fine
e lo sguardo di ciclamino fresco.

E ridi, ridi, ridi,
come fossi bambina,
o in preda al delirio pazzo
di una scena teatrale, da diva.

E ridi, ridi, ridi,
come un'ebete allegra,
o una drogata in preda all'euforia
nel mezzo di un festino senza limiti.

Ricordo bene, troppo bene la tua risata,
l'ultima risata,
e la rapidità della tua mano.
Un breve luccicare di metallo nero.
Un rumore sordo e un tonfo.
Poi solo un colore: rosso.
Composta mercoledì 14 maggio 2008

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    Info

    Scritta da: Gianluigi Nardo
    Ha partecipato al concorso
    Come un granello di Sabbia

    Commenti

    1
    postato da , il
    Bella..si!
    Lo schiaffo  chi lo dà?

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