Scacchiera vissuta
Di pazienza saturo adagiato su ligneo scanno
un re di gemme incastonato
a minuti fanti lampi collerici saettando
che cadenzati marciavano
anche quando l'esercito fu scompaginato alla testa
l'avanzare non si arresta
convogliando a marcire intagliate essenze
sotto la pressione di umide divergenze
ma un coraggioso alfiere con tal massacro dinanzi
la voce febbrile non trattenne
"non riconosco alcun potere
che non sia il sol sapere"
clemenza non conosce il fragile potente
"in questo mondo si è neri o bianchi"
il dissidente fugge via scortato
verso un orizzonte limitato.
Composta mercoledì 9 dicembre 2009
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