Laggiù
Laggiù
dove non arrivano neppure i marinai più conoscitori
tra le tempeste distruttive del naturale vivere di ogni essere.
Laggiù
dove a volte tutto tace ed è solo un mare piatto d'inespressione e apatia del misero ondeggiare
tra le schiume bianche ed i fondali azzurrini e limpidi delle giornate piatte.
Laggiù
tra i sogni soffocati dal silenzioso ed imperturbabile passare degli infiniti pesci
si annaspa per tornare in superficie ogni giorno, sperando in un nuovo orizzonte.
Laggiù
si vive confinati, reietti di chi sa quale Dio
ci si vede senza guardasi, ci si parla senza comunicare.
Laggiù
dove l'attesa dell'onda anomale e portentosa che ci porti su una riva è tanto ambita
dove l'uragano quando passa in realtà non "passa" per tutti, ma resta e in questi si cela.
Laggiù
dove lo schiaffo non è tangibile,
dove la morte non è materiale
Laggiù
è solo quell'urlo afono
che squarcia la realtà, che sale in superficie e si impone su di noi come un ciclone.
Laggiù... deve restare!
Composta domenica 29 novembre 2009
Leggi un'altra Poesia Tutti gli Argomenti
Immagini con frasi
Consigliati
Ultimi argomenti inseriti
Commenti