Colgo dalle mani l'acqua che invidiosa scivola via
come nuvole radiose scappa dalle dita piccole e sottili
come i fanciulli è il tuo sorriso; le lacrime
ornano i miei occhi sconfortati dalla potenza del tuo sguardo
entrare vorrebbero in quel verde prato e sdraiarsi al sole
con i piedi scalzi... e invece a me rimane la notte
sorella eterna d'una ladra, quale è la luna, che ardita
cattura e fa propri i raggi del sole. Non voglio
che tu veda le mie lacrime, non voglio
che scopri il tranello di Diana, vergine cacciatrice d'animali
quali uomini appaiono; ma cucciolo di drago
pericolosa e lussuriosa creatura. Silente
lotta ardita una battaglia che non può e non vuole vincere.
Chi sei tu che squilibri il sottile equilibrio del nulla.
Non è giusto l'amore è sleale l'amore, distrugge la vita
e infrange ciò che stringendo i denti avresti costruito, precario
come libellule si posano sull'acqua. Cattivo amore
hai distrutto la mia notte, incantata ed oscura, maligna e dolce,
ornata da un pizzo nero di stelle. Cattivo amore
che trascinata mi hai alla luce del giorno, sfolgorante e
crudele, scalfisce la mia pelle lesionata.
Ma niente di più caro rispecchia il sorriso della luna
se non i tuoi occhi.
Composta nel 2009
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