Effettti collaterali
Una lingua tagliente
più di una lama.
Un cuore di pietra,
una mano impietosa.
Tu vivi, gaudente,
né ti curi del male che fai.
"Chinati tu,
ché ti devo passar sopra"...
Tu spargi giudizi,
tremendi e feroci.
In quanto a parole,
non temi rivali!
Ti vedi perfetto...
Per lo meno scusabile.
Una corona d'alloro...
Un vero campione!
Gli altri, al contrario,
malvagi e perversi!
Indegni d'amore,
fiducia o pietà!
Tu vedi il male
anche dove non c'è.
Il prossimo è astuto,
indolente e insincero.
Nessuno fa mai
nulla di buono,
se non per averne
almeno un ritorno.
Tu scruti ed osservi,
tenace e protervo.
Giudichi ognuno
in base al tuo metro.
Poi spargi il veleno,
che semini alacre.
Dilaga, si spande
devastante e letale.
Il povero e piccolo
perde la pace.
La stima s'appanna
l'amico lo elude.
I compagni lo evitano.
È emarginato.
Vinto.
È giudicato!
Composta sabato 17 dicembre 2005
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