Quattru paroli attaccati 'ncruci
Musica, scrusciu, abbaniati genti...
Mercati di parole, sentimenti venduti, calpestati dal passeggio momentaneo del pseudo compratore d'amore.
Cicatrici tatuate
Fiori sbocciati da dolori acerbi, poi maturi e prepotenti
Giro, giro tondo... ginocchia bucciate, anime tramortite, livide di dolore.
Preludio di nuova luce, quando il dolore diventa forza.
Quattru paroli attaccati ncruci...
E come alla fine del gong sul ring, faccia livida e sanguinante
Gente che esulta al massacro e vince il più forte...
Il più forte non è chi ha usato violenza, né chi ha attaccato...
Ma è chi con coraggio si è difeso, battuto, non è caduto o con forza si è rialzato.
Le parole in croce con chiodi piantati sono rimaste lì... sterili, velenose e come kamikaze esplosi sui corpi di chi ha usato i colpi.
Il Cristo è sceso, risorto... e sul ring rimane vittorioso e tramortito, ignorato.
L'attentatore prima inneggiato... ora
vittima di se stesso e del malcreato.
Composta sabato 5 ottobre 2019
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