Poesie preferite da Adelssss

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Scritta da: Marianna Mansueto
La tua virtù è la mia sicurezza.
E allora non è notte se ti guardo in volto,
e perciò non mi par di andar nel buio,
e nel bosco non manco compagnia.
Perché per me tu sei l'intero mondo.
E come posso dire di esser sola se tutto il mondo è qui che mi contempla?
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    Scritta da: Silvana Stremiz

    Quelle labbra che Amor creò con le sue mani (Sonetto 145)

    Quelle labbra che Amor creò con le sue mani
    bisbigliarono un suono che diceva "Io odio"
    a me, che per amor suo languivo:
    ma quando ella avvertì il mio penoso stato,
    subito nel suo cuore scese la pietà
    a rimproverar la lingua che sempre dolce
    soleva esprimersi nel dar miti condanne;
    e le insegnò a parlarmi in altro modo,
    "Io odio" ella emendò con un finale,
    che le seguì come un sereno giorno
    segue la notte che, simile a un demonio,
    dal cielo azzurro sprofonda nell'inferno.
    Dalle parole "Io odio" ella scacciò ogni odio
    e mi salvò la vita dicendomi "non te".
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      Scritta da: Silvana Stremiz

      No, non dire mai che il mio cuore è stato falso (Sonetto 109)

      No, non dire mai che il mio cuore è stato falso
      Anche se l'assenza sembrò ridurre la mia fiamma;
      come non è facil ch'io mi stacchi da me stesso,
      così è della mia anima che vive nel tuo petto:
      quello è il rifugio mio d'amore; se ho vagato
      come chi viaggia, io di nuovo lì ritorno
      fedelmente puntuale, non mutato dagli eventi,
      tanto ch'io stesso porto acqua alle mie colpe.
      Non credere mai, pur se in me regnassero
      tutte le debolezze che insidiano la carne,
      ch'io mi possa macchiare in modo tanto assurdo
      da perdere per niente la somma dei tuoi pregi:
      perché niente io chiamo questo immenso universo
      tranne te, mia rosa; in esso tu sei il mio tutto.
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        Scritta da: Silvana Stremiz

        Shall I compare thee to a summer's day? (Sonnet 18)

        Shall I compare thee to a summer's day?
        Thou art more lovely and more temperate:
        Rough winds do shake the darling buds of May,
        And summer's lease hath all too short a date:
        Sometime too hot the eye of heaven shines,
        And often is his gold complexion dimm'd;
        And every fair from fair sometime declines,
        By chance, or nature's changing course untrimm'd;
        But thy eternal summer shall not fade,
        Nor lose possession of that fair thou ow'st;
        Nor shall Death brag thou wander'st in his shade,
        When in eternal lines to time thou grow'st:
        So long as men can breathe, or eyes can see,
        So long lives this, and this gives life to thee.
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          Scritta da: patatina

          The stars (le stelle)

          Let those who are in favor with their stars
          Of public honour and proud titles boast,
          Whilst i whom fortune of such triumph bars,
          Unlooked for joy in that i honour most.

          Great princes'favorites their fair leaves spread,
          But as the mar igold at the sun's eye,
          And in themselves their pride lies burièd,
          For at a frown they in their glory die.

          The painful warrior famousèd for fight,
          After a thousand victories once foiled,
          Is from the book of honour razèd quite,

          And all the rest forgot for wich he toiled.
          Then happy i that love and am belovèd
          Where i may not remove, nor be removèd.


          Chi è nel favore delle stelle, vanti
          pubblici onori e titoli orgogliosi -
          io, cui nega Fortuna un tale ammanto,
          godo non visto di quel che più onoro.

          Dei grandi i favoriti apron le foglie
          quale calendula al sole si schiude,
          ma il loro orgoglio è in loro già sepolto:
          un corruccio - e nel colmo son perduti.

          Il guerrier faticoso, in armi celebre,
          dopo vittorie a mille a un primo smacco
          dal libro dell'onore si cancella

          e quel s'oblia per cui tanto ha penato.
          Felice me che riamato amo
          dove né io né altri può staccarmi.
          Composta venerdì 4 dicembre 2009
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            Scritta da: Lella Mcidw

            Sonetto 92

            Fai pure del tuo peggio per sottrarti a me,
            ma per tutta la vita mi apparterrai:
            vita che non durerà più a lungo del tuo amore,
            perché essa completamente da quell'amore dipende.
            Non devo perciò temere il massimo dei mali,
            dal momento che il minimo di essi mi può causare la fine;
            esiste per me un più felice stato
            di questo continuo dipendere dai tuoi umori!
            Tu non puoi torturarmi con la tua incostanza,
            ne va della mia vita col tuo disdegno.
            Oh, quale titolo alla felicità posseggo:
            pago di avere il tuo affetto, contento di dover morire!
            C'è cosa tanto bella che non tema macchia?
            Tu potresti ingannarmi e io non saperlo.
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              Scritta da: Lella Mcidw

              Sonetto 22

              Non mi convincerà lo specchio ch'io sia vecchio,
              fin quando tu e giovinezza avrete gli stessi anni;
              ma quando vedrò il tuo volto solcato dalle rughe,
              allora m'aspetto che morte termini i miei giorni.
              Infatti, tutto il decoro di tua bellezza
              non è che luminosa veste del mio cuore
              che vive nel tuo petto, come il tuo nel mio:
              e allora come potrei essere di te più vecchio?
              Perciò, amore mio, abbia di te gran cura,
              come anch'io farò, non per me, ma per tuo bene,
              costudendo il tuo cuore teneramente,
              come nutrice col suo bimbo, che non gli incolga male.
              Non contare sul tuo cuore quando il mio sia spento;
              tu me lo donasti non per averlo indietro.
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