Scritta da: Alessia D'Onofrio
Seduta nella metro
i muri volano via veloci
le persone attorno a me
decorano i sedili freddi con le loro essenze
sorrisi, lacrime, sguardi spenti,
pellicce, pettinature rovinate dalla pioggia,
tintinnanti orecchini, rossetti sbavati,
occhi scuri, vestiti colorati e pensieri bui.
Tutto attorno a me è dinamico
mentre io sono statica.
La metro sfreccia e mi sento a casa
vorrei rimanere lì e lasciarmi trasportare all'infinito.
Fuori il cielo è scuro, ma la città brilla
e anche i miei occhi quando penso a te.
Sento il tuo calore
sempre
quando sei gentile
quando fai lo scemo
quando mi scrivi anche se ci siamo appena visti
quando mi prendi in giro
quando ti prendi in giro
quando mi sento uguale a te.
Sempre.
E mi manchi subito dopo
guardo la mia città da fuori
come fossi la spettatrice di un quadro
ma quando sono con te anche io ne sono parte.
Composta giovedì 1 ottobre 2015
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Alessia D'Onofrio

    Amore

    Tu che sfiori continuamente la mia mente
    ma sei a me sconosciuto
    dove sei?
    Ti cerco
    cerco di capirti
    capisco il tuo valore
    e ti valuto importante
    tu invece mi fuggi
    mi allontani
    sei come un filo legato al mio cuore da una parte
    e dall'altra libero
    voli nell'aria alla ricerca di un altro cuore
    a cui essere cucito
    ma invano
    il sole può nascere e morire mille volte
    io cambio
    il mondo attorno a me cambia
    tutto si evolve
    ma non la mia conditio
    la solitudine è un punto fermo della mia vita
    che non riesco a cancellare
    indelebile e definitivo
    come solo la morte.
    Composta venerdì 29 maggio 2015
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Alessia D'Onofrio
      Mi ricordo ancora la prima volta che ti ho sorriso
      tutta la poca dolcezza che è in me
      era racchiusa nella curva dei miei occhi.
      Ti ho parlato, ma senza emettere alcun suono
      per capirmi le orecchie non erano necessarie
      in quella dolce serata di giugno,
      tu sei stato l'unico per me.
      Cercavo i tuoi occhi come il cielo
      due lapislazzuli soavi
      come un'agrumata brezza in un pomeriggio afoso
      la mia adolescenza è come un corridoio scuro e solitario
      qua e là puoi trovare alcuni fuochi
      che mi aiutano a non perdermi
      ci sei anche tu fra loro,
      sei piccolissimo, quasi come un fiammifero,
      però ci sei
      se non ti rivedrò
      anche la tua fievole luce si spegnerà
      avvolta e soffocata dal nero.
      Composta giovedì 25 giugno 2015
      Vota la poesia: Commenta