Le migliori poesie inserite da Alessio Fabretti

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Scritta da: Alessio Fabretti

Nella sera

Ascoltami e non con sussiego.
Leggi queste parole
scaturite dal profondo dell'Anima.

Non avere mai
nessun padrone.
Non cedere mai,
ma il solo padrone
fa che sia l'Amore.
E più tardi poi
nel solitario respiro
della sera, fa che
ogni respiro lontano,
sia più vicino al
Tuo respiro, guardando
i Tuoi occhi e le tue labbra.
Composta mercoledì 13 febbraio 2008
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    Scritta da: Alessio Fabretti

    Solitudine

    I volti nelle strade.
    Persone che corrono, ti urtano, non guardano, fretta.
    Le vetrine colorate,
    occhi curiosi che si soffermano
    su luci ormai intermittenti.
    Basta guardarsi intorno
    e percepisci in una anziana signora
    vestita di stracci il suo dolore
    che all'angolo di una strada tende la mano.
    Un cane cha abbaia, ti distrae un attimo.
    Solitudine.
    Anche in sorriso breve
    o nel banco la donna chiama
    offrendo la merce ad un buon prezzo lo avverti.
    Solitudine.
    Come una torre altera all'orizzonte
    su un deserto battuto dal vento.
    Solitudine.
    Al centro di tutto questo tra mille suoni
    e vociare di persone
    ascolto il vento e le tue parole e non sono solo.
    Composta martedì 3 novembre 2009
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      Scritta da: Alessio Fabretti
      Penso...
      ... Cammino senza posa
      senza una meta tra la gente
      e l'argine di un fiume
      raccoglie imiei passi.
      Un bambino, nei suoi occhi
      innocenti, guarda e poi
      corre via gioioso.
      Tendo un braccio al cielo,
      una muta preghiera,
      mentre stille salate
      rigano il mio viso.
      Perché son qui?
      E mi lascio trascinare dalla corrente...
      dei miei pensieri.
      Composta domenica 16 maggio 2010
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        Scritta da: Alessio Fabretti
        Ascolta ancora,
        ancora una volta con pazienza
        e, non con sussiego queste parole.
        Prendile per quelle che sono
        alle volte.

        Un velo di tristezza
        pervade la mia mente e
        lo sguardo di malinconia,
        mentre il mio cuore ferito
        cerca invano e grida
        "Amore dove sei?
        Dove sei se esisti?"

        Anima persa, non vagare
        nelle ombre del passato,
        nei ricordi di tempi ove
        sussurri, baci furtivi
        e sguardi languidi, di gioia
        colmavano, circondando di allegria
        come corone d'alloro il capo.
        Il mio cuore che cantava

        "Amore quanto sei bella.
        Amore,
        Le tue labbra vermiglie
        cercano i miei baci come
        i tuoi occhi con i colori
        dell'arcobaleno, e la tua pelle diafana,
        di olii profumati cosparsa,
        bianca come la luna
        cerca un abbraccio, e,
        lo sguardo accarezza lieve,
        avvolge e mi trascina
        in un'oblio, lontano.

        Socchiudo gli occhi ed
        una melodia prende le mie mani
        lasciandomi andare.

        Andare... Andare...
        Cerco in ogni volto,
        in ogni sguardo i tuoi occhi
        e domando...
        Sei tu?... Sei tu?... Sei tu?...
        Composta venerdì 4 settembre 2009
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          Scritta da: Alessio Fabretti

          Brr... freddo

          Brr... freddo
          ... mentre il vento fuori
          spazza le cime degli alberi
          s'ode un lieve cinguettìo
          di un passero che scuote le ali.
          Guardo
          il sole invernale scalda
          appena i vetri, un lieve sibilo
          entra dalle fessure delle finestre
          il calore interno attenua, e
          la fiamma del camino ondeggia
          lievemente mentre mi accosto.
          Sul tavolino una coppa
          riflette il liquido rubino riscalda
          e, nell'attesa il mio cuore trepida
          e, come il fuoco, la passione accende.
          Allora mi siedo e tu... bussi alla porta...
          Amore...
          Composta sabato 10 maggio 2008
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            Scritta da: Alessio Fabretti

            La Sera

            Il Tuo corpo caldo
            di promesse.

            I Tuoi baci languidi.
            Schiuse le labbra Tue
            percorsa da un fremito
            la Tua pelle, quando
            leggere perle di sudore
            irrorano e infiammano
            le Tue gote.

            E le Tue mani cercano
            il mio corpo.

            Percorsa un lampo
            di desiderio, avvinghia
            e scalda la pelle in un
            impetuoso cingersi, cercarsi,
            rotolarsi, volersi.

            La voce rauca Tua implora,
            prendimi...

            Cademmo esausti,
            l'uno nelle braccia
            dell'altro, ma non
            vinti dall'Amore.
            Composta mercoledì 30 gennaio 2008
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              Scritta da: Alessio Fabretti

              Arriva la sera

              Tenue s'appresta il blu perlaceo
              all'orizzonte, è sera.
              Luci s'accendono lungo le strade
              i muri e le vetrine
              scintillanti.
              Nuvole bianche rincorrersi
              tra i bagliori della città e,
              il traffico serpeggia rumoroso
              per le vie nel rientro serale.
              È la sera che scende,
              scivola sui miei pensieri,
              ripercorre antichi sentieri
              e nuovi viottoli ove il mio
              piede incespicando per i
              sassi sconnessi
              ricerca un equilibrio che, ormai
              è perduto, lontano nella gioia
              del mattino, ove la corsa verso
              la luce ben s'addiceva.
              Venere è apparsa
              luminosa all'orizzonte
              ed ora respiro.
              Ed ogni respiro lontano, mi avvicina
              al tuo respiro.
              Corro da te e, vengo a bussare
              alla tua porta.
              Composta lunedì 28 gennaio 2008
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                Scritta da: Alessio Fabretti

                A te

                A te...
                ... e il saluto a te non cheta la mia mente. Dolce dama, porgi a me il braccio si che io possa almeno stringere e sentire il lieve tepor d'un soffio. Ti prego dolce signora guarda i miei occhi stanchi che non trovano un luogo ove riposare se non nei tuoi. Un tenero bacio supplica il mio cuore dacché son giorni che il desio lo infiamma. Laggiù tra il clangore delle armi e le cavalcature il pensier di te mi ha sorretto. Solo una lieve ferita al fianco inferta da un saraceno, seppur cavaliere strenuo, tolsi la vita e nello spirar: "Forte il tuo braccio" mi disse. "Ciascun di noi vorrebbe battersi con te sii prode nel cuore come nell'arme". Un rivolo di sangue dalla bocca esalando l'ultimo respiro, e l'arma sanguinante scivolò dal mio braccio cadendo rovinosamente al suolo, cupo il suono, e cadde il mio volere con essa.
                Composta domenica 2 maggio 2010
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                  Scritta da: Alessio Fabretti

                  Vorrei essere

                  Vorrei essere il vento impetuoso
                  per scompigliare i Tuoi capelli,
                  vento leggero per carezzare le
                  Tue gote arrossate e sfiorare
                  le Tue labbra.
                  Vorrei essere l'acqua
                  per scorrere lungo il Tuo corpo
                  e sentirne l'intima essenza.
                  Vorrei essere l'erba, la terra
                  che Tu calpesti per essere da
                  Te compresso e rigoglioso.
                  Vorrei essere infine
                  il Tuo pensiero per capire
                  fino in fondo il Tuo Amore.
                  Composta giovedì 24 gennaio 2008
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