Chino sulla sera ti cerco nel cielo che piano si accende dei suoi frutti migliori. Ti vedo sempre, mio angelo perduto, e non ti trovo mai. Sei dietro le stelle e sei nei miei sogni, chiara come una lampada e buoia come la tua stessa tomba. Sei la luce che mi da aria e il cemento che mi soffoca. Vorrei crederti vicina o anche lontana, dietro quell'orizzonte che a fatica vi nasconde.
Come ombra o deserto ho aspettato mille anni il tuo sorriso assai pregiato.
Come una perla preziosa o come la neve, sei bianca e calda in ogni tuo gesto, sei umile e sublime e sei unica e fantastica.
Ho dentro fuoco e rimorso, rabbia e veleno, perché per me sarai sempre quel treno perduto che portava alla vita; e per altri mille anni ancora resterò comunqe la tua triste ombra e sarò polvere e sabbia del mio stesso deserto.
E te ne andrai... tra notti fatate e sorrisi sinceri, un giorno, tu te ne andrai. Capirai che non non son'io l'acqua che muove il tuo mare ed io così annegherò tra le onde del mio triste oceano di rabbia ed illusioni.
Sei la prima poesia, sei vento fra i capelli e colore mattutino. Sei il sorriso di un'anziana signora e lo sguardo incuriosito di chi mi siede accanto.
Sei tutto e sei niente, sei l'amore e sei la morte. Sei un uomo senza orecchie, una piazza che si muove e un bambino mal vestito che triste mi si avvicina. Sei il colore che cercava per disegnare chissà che cosa, sei il mondo che non vuole e quello che invece sogna, sei le monete che gli ho dato ed il suo triste sorriso che piano si allontana.
Oh vita, tu sei bellezza ed orrore, guerra e pace, sei la luna con le stelle ed il mare con le onde, sei notte e giorno, sei inizio e fine e sei me e lei.
Si, sei anche lei, il mio angelo perduto e poi ritrovato, la strada che percorro e la donna che amo da quando amare so.
Voglio viverti vita mia, fino alla morte dei miei pensieri e fino alla fine dei miei giorni. E fino ad allora proverò a cambiarti, da cima a fondo, seguendo il disegno di un bambino triste che da te non ha avuto niente.