Scritta da: Angelo Angioni
La primavera quell'anno tardò
e per far danni quel tanto bastò,
non c'eran fiori a maggio avanzato
nessun insetto ronzava sul prato,
c'era ancor neve su per le colline
soffrivan mucche cavalli galline,
tutta la gente girava smarrita
pregando l'inverno di farla finita,
qualcuno disse la stella cometa
si è messa in mezzo tra il sole e il pianeta,
ci fu qualcuno che per soluzione
propose facciamo la rivoluzione,
e chi credendosi più perspicace
urlò ai quattro venti aboliamo la pace;
la primavera infine è tornata
infischiandosene d'ogni trovata,
solo un ritardo può capitare
ma quanta strizza la puoi immaginare,
tutti quel giorno con gioia infinita
noi riprendemmo a goderci la vita.
Commenta