Scritta da: orlando

Respira

Quanto puoi essere incantevole nella stretta delle mie mani
nel momento del volo del pensiero fuori dalle reti
nessuna parola facile con te nel groviglio della lingua del padre
si scivola al buio nei ragionamenti senza argomento,
quanto poco ti capisco.
Squarciamo il velo di comprensione
ora sai tutto
non conosciamo le regole per uscire dal labirinto
bianco su bianco dalle tue spalle ai miei granelli di spirito.
Quanto sai essere
meraviglia
nel momento dello svenimento nudo dietro alle quinte.
Scendiamo insieme dal palcoscenico cola il rosso delle pareti
assassinando il sipario.
Niente biglietto per far mostra delle tue qualità
treno diretto per la personalità a metà dei miei confini.
Vai fuori.
Nel momento della nostra illuminazione
nello stordimento delle parole che nascono lontano da qui.
Esci fuori
dai tuoi occhi pieni dei ricordi degli altri
cercami al centro
lontano dai fronzoli dei ricami delle tue sedie di bambola, la bambola del tuo cuore.
Torna indietro - aiutami a tornare innocente -
Fino al momento del tuo raccoglimento bagnato con l'uscita alla fine.
In fondo fuori dalla porta che apre sul nuovo
quella porta sul mondo finalmente.
Distenditi e apri le braccia.
Respira.
Composta lunedì 7 dicembre 2009
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    Scritta da: orlando

    Sous.chef

    Piatto fresco d'antipasto
    funghi mandorle capperi salati
    assaggia il cuore della crudità
    è solo manzo nel piatto lucido marinato con sale e limone.
    Portami un calice di Derthona, signorina,
    scenderà meglio questo dispiacere fermo a metà.
    S'alza la musica, rimane a terra, verso il cielo, che banalità.
    Ceramica lisa da primo
    affogo nei maccheroni al pescespada e pomodoro
    regalatemi un bicchiere di Sangiovese
    Le Papesse di Papiano festeggeranno con le botti
    questa notte
    inebriate come me da questa vita che gira dopo il quarto bicchiere.
    Filetto con tartufo e grana
    in questo piatto grande come una giostra
    soffocate il mio dolore fra il parmigiano
    e il Nero d'Avola
    scivolerà via anche l'ultimo ricordo
    nel ribaltarsi dei minuti.
    Ho comprato un cappello di paglia
    e una cravatta bianca
    morirò seduta al tavolo
    asciugando le lacrime in una crema di ricotta
    alla marmellata di Gelsi.
    Portatemi una grappa bianca ed un caffè.
    La notte è appena nata.
    Composta lunedì 7 dicembre 2009
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      Scritta da: orlando

      Marta

      Fumo una sigaretta nel buio di questa stanza
      e sembra ci sia poco da dire
      sembra che il mondo possa essere cantato
      mentre si ascoltano le voci della notte
      e si tiene sott'occhio quest'orologio
      che indica i minuti passati
      sulle alte montagne a chiederci chi eravamo
      e chi saremmo state.
      Sulle strade bianche fra i mozziconi fuori legge
      verso la scuola verde dei banchi e del fuoco
      la giovinezza ci è passata davanti
      mentre scalavamo i monticelli d'erba sotto le punte bianche dei monti
      e sull'asfalto bagnato dove non volano le mosche.
      Sale sul trono la signora dei moscerini
      ma sarebbe stato molto dopo
      lei ancora passava le ore
      in quella stanza a suonare la chitarra
      e a fumare sul letto sfatto.
      Abbiamo bevuto il vino alla tua tavola chiara
      parlando di filosofia teatro musica e arte
      ci siamo baciate sotto una rosa bianca su una panchina
      al buio
      e ora mangio da sola su un muro bianco
      prosciutto affumicato e funghi
      e bevo vino caldo e che bella compagnia.
      Composta lunedì 7 dicembre 2009
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