Ho plasmato con sabbia e l'acqua del mare un simulacro: ballerina nuda con lo sguardo rivolto in direzione del cielo. Ma un'onda gelosa dei sogni altrui, l'ha investita con tutta la sua rabbia. E la statua è ridiventata sabbia; la sabbia fango e il sogno si è annullato in una lacrima dell'infinito.
La mia donna è la nuvola, che si trasforma nella pioggia. In quella pioggia che bagna il mio nudo corpo. La mia donna è il sole che si asciuga e si riscalda. La mia donna è il vento, che gonfia le vele della mia barca, per condurmi alla fine del viaggio in un porto sicuro. La mia donna è semplicemente una donna.
Avere sete del sangue che scorre nelle tue vene e poterlo assaporare attraverso il calore del tuo corpo, raggiungere l'infinito con un lungo abbraccio, fare di un attimo l'eternità, restare accecati dalla luce del sole per vedere nella profondità della tua anima, inventare l'ottavo peccato capitale e scoprire che l'amore non ha giudici, non rimpiangere nulla del passato, se non il tempo perduto, scavare nella sabbia con le mani per trovare l'acqua che spenga la nostra sete e trovatala spegnere l'arsura che brucia le nostre labbra e alla fine scoprire che tutto questo è soltanto un sogno, mentre il vero amore è un banale incontro a due, che può durare il tempo di una vita.