Poesie inserite da rainbow

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Scritta da: rainbow

Bolla de sapone

Lo sai ched'è la Bolla de Sapone?
l'astuccio trasparente d'un sospiro.
Uscita da la canna vola in giro,
sballottolata senza direzzione,
pe' fasse cunnalà come se sia
dall'aria stessa che la porta via.

Una farfalla bianca, un certo giorno,
ner vede quela palla cristallina
che rispecchiava come una vetrina
tutta la robba che ciaveva intorno,
j'agnede incontro e la chiamò: - Sorella,
fammete rimirà! Quanto sei bella!

Er celo, er mare, l'arberi, li fiori
pare che t'accompagnino ner volo:
e mentre rubbi, in un momento solo,
tutte le luci e tutti li colori,
te godi er monno e te ne vai tranquilla
ner sole che sbrilluccica e sfavilla.-

La bolla de Sapone je rispose:
- So' bella, sì, ma duro troppo poco.
La vita mia, che nasce per un gioco
come la maggior parte de le cose,
sta chiusa in una goccia... Tutto quanto
finisce in una lagrima de pianto.
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    Scritta da: rainbow

    Teneri germogli

    Bimbe
    come verdi fili d'erba in primavera
    un leggero vento le fa oscillare
    furtive crescono allegre con tenerezza che pervade il cuore
    profumate e soffici
    come fatte di pane appena sfornato
    attendono scalpitanti l'arrivo dell'estate
    per correre come puledri sulle calde spiagge
    dove fatati castelli di sabbia
    le rendono principesse
    le buche sul bagnasciuga piene d'acqua
    le trasformano in campionesse olimpioniche di tuffi
    mini sirene che nuotano incerte nel mare
    scoprendo in alcune conchiglie colorate inestimabili tesori
    piccole donne nascondono seni in realtà inesistenti
    sotto i variopinti costumi
    e fanno della sabbia un vestito lasciando scoperti solo gli occhi
    che brillano di vita e fantasia
    gioia infinita per l'anima.
    Composta mercoledì 30 novembre 2011
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      Scritta da: rainbow

      Li pellegrini

      Se svota la città eterna de Romani de Roma
      e s’ariempie de pellegrini
      li vedi che sortono dall’arberghi
      a qualsiasi ora co’ li carzoncini corti
      la maglietta de li Dallas cauboi…e li sandali da frate…
      la mappa de Roma tra le mani
      e la pelle bianca piena de lenticchie
      se butteno pe’ le vie assolate
      e come fossero stregati dal fascino de li monumenti
      che je fanno ‘n po’ d’ombra
      s’aggireno come vagabonni  tra li rioni
      te li ritrovi dapertutto
      a lungo Tevere
      affacciati da ponte Mollo
      a contemplà er tramonto Romano
      poi a Piazza Trilussa..
      a guardà la bella fontana
      e dissetasse co’ l’acqua de Traiano
      sotto ar Colosseo
      a sognà l’antichi gladiatori
      e fasse le foto co’ li centurioni
      passeggeno pe li Fori Imperiali
      co’ l’occhi sgranati  attenti
      nel coje dell’angoli più belli
      l’immaggine da immortalà
      piano piano co’un po’ de fiatone
      sargono fino in cima
      a li scalini de Trinità dei Monti
      pe’ poi riscenne giù a Fontana de Trevi
      dove rivorti co’ le spalle ar maestoso momumento
      tireno nà monetina nell’acqua Vergine
      co’ la speranza e er desiderio de tornà
      in questa meravigliosa e eterna città.
      Composta martedì 30 novembre 2010
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        Scritta da: rainbow

        Tristezze della luna

        Nei suoi sogni la luna è più pigra, stasera:
        come una bella donna su guanciali profondi,
        che carezzi con mano disattenta e leggera
        prima d'addormentarsi i suoi seni rotondi,

        lei su un serico dorso di molli aeree nevi
        moribonda s'estenua in perduti languori,
        con gli occhi seguitando la apparizioni lievi
        che sbocciano nel cielo come candidi fiori.

        Quando a volte dai torpidi suoi ozi una segreta
        lacrima sfugge e cade sulla terra, un poeta
        nottambulo raccatta con mistico fervore

        nel cavo della mano quella pallida lacrima
        iridescente come scheggia d'opale.
        e, per sottrarla al sole, se la nasconde in cuore.
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