Scritta da: Arturo Donadoni
in Poesie (Poesie personali)
Al di là dell'Adda sono nato
al di qua dell'Adda sono cresciuto.
Non era ponte ma guado
i piedi ha bagnato
lavato.
Ora sono infangati
asciugati
ancora non sono tornato.
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Al di là dell'Adda sono nato
al di qua dell'Adda sono cresciuto.
Non era ponte ma guado
i piedi ha bagnato
lavato.
Ora sono infangati
asciugati
ancora non sono tornato.
Non chiedere al poeta
le sue semine sono di domande
le sue speranze mietere risposte
non chiedere al poeta.
Sono andato lontano lontano
lontano con la mente
mi sono trovato vicino alla gente
poi il tutto si è unito alla parte
ora tutto ha un senso veramente.
La parola scritta non dorme mai
forse assopita
ma sempre veglia sulla storia mai finita.
Caro fiore
io mi ubriaco del tuo profumo
io mi sazio dei tuoi colori
lo so che tu profumi per api e calabroni
lo so che i tuoi colori son per api e calabroni
io non sono un'ape neppure un calabrone
ma sento il tuo profumo e vedo i tuoi colori
non m'importa d'essere un'ape o un calabrone
mi basta di sentirlo il tuo profumo
mi basta di vederli i tuoi colori
ma forse caro fiore
io lo sono un'ape o un calabrone
solo tu questo me lo puoi far capire
ma forse caro fiore
io sono soltanto un povero coglione
caro fiore
caro fiore.
Lei mi sta chiedendo di fare all'amore
strano
non sento il profumo
non ne sento il sapore
strano
eppure l'ho incontrato
me lo sento addosso
non ricordo se ho mai fatto all'amore
ricordo soltanto il suo profumo
il suo sapore.
È amore se l'attimo è eterno.
Le lacrime dei cavalli a dondolo,
non sono di legno.
Addormentarsi sotto l'albero
dove i rami toccano terra.
Sono euforico;
Ho visto.