Scritta da: Bernardo Panzeca
in Poesie (Poesie d'Autore)
Animi
Quando urlavano
come bambini
Null'altro che pregare
si poteva fare
per poterli abbracciare.
Composta mercoledì 6 giugno 2018
Quando urlavano
come bambini
Null'altro che pregare
si poteva fare
per poterli abbracciare.
Narravano
storie
del tempo
sfocato.
Ho visto una piuma
aleggiare per l'aria
poggiarsi sul cuore.
Ho provato calore
e ho pensato fosse
un grande amore.
Ho guardato il cielo
chiedendo di chi era
l'abbraccio quella sera.
Una nuvola di passaggio
fermò la sua danza
e all'orecchio mi sussurrò
si trattava della speranza.
Che bella che era
quella farfalla
anche di sera,
Aveva grandi ali
e comportamenti
assai reali.
Non vi era fiore
che al suo passaggio,
Non si trovasse
a proprio agio.
Non vi era cuore
che al suo odore
Non sapesse dell'amore.
Era tanto bella
quella farfalla,
E come tutte
le cose belle,
È andata troppo presto
a danzare tra le stelle.
Far camminare un pensiero
non è dar vento ad un cero.
Illumina più la mente
una fiamma resistente
col fragore assente,
che un fuoco ambulante
che non conosce Zante.
Quant'era bella
la casa dei nonni,
Lì ho trascorso
i miei più bei giorni.
Non vi è estate
Che non ricordi
Non vi è Natale
Che io scordi.
C'era un tavolo
sempre allungato
e anche di notte
era apparecchiato.
Zii e cugini
sedevano attorno
tanto amore
c'era ogni giorno.
Era una casa
tanto profumata
perché dal sole
era tanto amata,
finestre e balconi
i nonni spalancavano
già al mattino presto
i raggi ospitavano.
Non vi era volta
che io andavo
e tanta pace nell'aria
non respiravo.
Era una casa tanto Beata
anche il tempo lo dice da tempo:
"Non può essere dimenticata."
Ci sono cuori molto simili ai fiori, dai tanti odori e dai mille colori. Ci sono cuori molto simili al mare, desiderosi di danzare e con tanta voglia di amare. Ci sono poi cuori simili al cielo e cuori simili ai bambini, grandi come un grattacielo e giocosi come i delfini. E infine ci sono cuori molto simili ai nostri, preziosi come gli ori e fedeli come i chiostri.
Madonnina del mio cuore
voluta qui dal Creatore
per dirci cos'è l'Amore
e per abbattere la notte
con il tuo gran chiarore,
Non lasciarci mai soli
ci perderemmo tra i Poli
Riscalda i nostri cuori
tramutandoli tutti in fiori
Cosicché possano profumare
e i mali giornalieri cacciare
Senza mai più cadere
e con sempre sulla bocca
solo tante e sincere preghiere.
Non vedevo l'ora
che arrivasse mattina
per correre a baciarti.
Non vi era altro modo
per far sbocciare
il giorno.