Scritta da: Stellangela Cultrera
in Poesie (Poesie personali)
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Sfiorarsi con le parole
sfiorarsi con lo sguardo
sfiorarsi con il respiro
sfiorarsi con le dita
e... ricominciare!
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Sfiorarsi con le parole
sfiorarsi con lo sguardo
sfiorarsi con il respiro
sfiorarsi con le dita
e... ricominciare!
La musica, che mi ricorda Lei, ha sostituito il sangue delle mie arterie.
Scorre come un ruscello di montagna, trova il dirupo e giù in cascata, arriva a valle e scatena la forza accumulata nella discesa, impatta e penetra fino a raschiare il letto del fiume divenuto, ormai, calmo.
Ora che è tutto calmo, vorrei dirle quanto mi manca.
Vorrei ascoltare la sua docile voce e sentirla sussurrare il mio nome.
Non ci penso più di tanto e, telefono alla mano, richiamo dalla rubrica il suo nick.
Ricevo la risposta con un tono vocale garbato ma riporta il mio pensiero di nuovo su, prima della cascata. Tim la persona non è al momento raggiungibile...
Come le montagne russe, un'alternanza di salite e discese, così le mie onde cerebrali si alternano.
È prepotentemente forte e radicato il sentimento che ho dentro.
Mi manca quando guardo l'orizzonte,
Mi manca quando ascolto la musica
Mi manca quando c'è il sole
Mi manca quando il mare mi parla
Riprovo a chiamare, il tono non è quello di prima, ma la sua risposta accende l'orchestra. Tutti in piedi!
Un'ovazione!
I violini, le percussioni, il piano, le corde, i sassofoni, le trombe, tutti ad intonare una melodia celestiale che mi fa immaginare il mio Angelo.
Sereno e felice, mi batte il cuore, riesco a dirle che mi manca tantissimo.
Se questa è la via da seguire, la seguirò fino in fondo, fino a che il mio cuore possa trasmettere tutto il sentimento.
Si arriva ad un punto
in cui è difficile tornare indietro
tu lotti
ma vai contro corrente
contro tutto
contro un muro invisibile
ti colpisce, ti stona
non capisci
continui a sbattere
cerchi di sfondare la barriera
fino a quando hai forza
fino a quando ti dice il cuore
ma la forza diminuisce
il cuore non regge lo sforzo
decidi di rinunciare
ed è lì che...
ed è lì che hai perso
hai perso la voglia di continuare
di sperare in un mondo migliore
ti arrendi
non puoi fare più nulla
la verità è che sei stanco
stanco di lottare
stanco di sbattere contro un muro
che non vuole cedere
e allora cedi tu
e li tutto finisce
tutto si spegne
è la fine...
il mondo ti volta le spalle
un mondo triste
tu non capisci
ci tenti, ma non capisci
hai dato tutto te stesso
ed il dolore è più forte
devi solo accettare
senza più combattere
senza più credere
di poter migliorare
un mondo così...
che triste mondo.
Devi solo...
girarti e continuare
proseguire per altre vie.
Se un giorno ti venisse voglia di piangere,
chiamami...
Non prometto di farti ridere,
ma potrei piangere con te....
Se un giorno tu decidessi di scappare,
chiamami...
Non prometto di chiederti di restare,
ma potrei scappare con te...
Se un giorno ti venisse voglia di non parlare con nessuno
chiamami...
In quel momento prometto di starmene zitta.
Ma, se un giorno tu mi chiamassi
e io non rispondessi...
Vienimi incontro di corsa...
... forse ho bisogno di te!
Ti ricordi quel momento...
quando i nostri sguardi
si abbracciarono...
si conoscevano già,
ma il nostro cuore
ne era estraneo...
Lo rivivo ancora
quel momento,
come se non fosse
mai passato,
come se il tempo
si fosse fermato...
sarà per sempre,
perché l'emozione
non svanisce,
non si stanca mai
di farmi sognare.
Son sempre qui...
anche se non ti accorgi
di questo mio, essere,
qui per te...
per la tua rabbia,
la tua tristezza,
per il peso di un dolore...
per questo son qui,
perché il tuo pensiero
sia anche mio,
più leggero delle parole...
più trasparente
dei tuoi occhi...
Il sole riflette il tuo radioso sorriso
Nella fresca rugiada di questo mattino
E poi, lo evapora e mi appare il tuo viso
Come fosse una nuvola del cielo turchino.
Il tuo sguardo è come una carezza
Un misto di fragranza e di dolcezza
che mi sfiora come un guanto vellutato
e mi avvolge in un manto un po' fatato.
Un grande impulso
Che viene da lontano
E giunge fino al cuore
Questo lo sento... è l'amore.
E vedo te, amore oltre ogni confine
E sento te, come un amore senza fine.
Un amore bello,
un amore forte,
un amore puro,
un amore vero.
Un amore bello
Un amore grande
Un amore dolce Un amore vero
Lo senti il profumo della primavera
in questo tramonto rosso della sera
Il mio cuore batte e già si scioglie
mentre il tuo abbraccio poi... lo raccoglie.
Un bacio appassionato ci accende
Sotto la luna piena che risplende
E batte e ribatte... forte il cuore
io lo so questo è l'amore.
E vedo te... mia dolce creatura
E vedo te nelle immagini della natura
E vedo te amore oltre ogni confine
E sento te... come un amore senza fine.
Un amore bello, un amore forte, un amore puro,
un amore vero. Un amore bello Un amore grande
Un amore dolce Un amore vero.
A Natale festa grande
siamo sempre tutti buoni,
Ci scambiamo tanti auguri,
Ci scambiamo tanti doni,
ma nei cuori noi ci odiamo.
In ogni cuore, c'è un dolore,
C'è chi è solo e abbandonato,
C'è chi soffre per amore,
C'è un bambino solo al
mondo e non conosce un
po' d'amore,
C'è una mamma disperata
dalla vita abbandonata,
C'è un barbone che nel cuore
tiene stretto il suo dolore.
Poi, c'è un mondo tutto d'oro,
suoni sfarzi e tanti onori,
E non pensano a chi soffre ,
Perché loro son diversi.
Gli dei lanciano i dadi, ma non domandano se vogliamo partecipare al gioco.
Non vogliono sapere se hai lasciato un uomo, una casa, un lavoro, una carriera, un sogno.
Gli dei non badano al fatto che tu vuoi avere una vita in cui ogni cosa sia al proprio posto,
in cui ogni desiderio si possa esaudire con il lavoro e la pertinacia.
Gli dei non tengono conto dei nostri piani e delle nostre speranze.
In qualche luogo dell'universo, loro lanciano i dadi e, casualmente, vieni scelto tu.
Da quel momento in poi, vincere o perdere è solo questione di opportunità.
Gli dei lanciano i dadi e liberano l'amore dalla sua gabbia.
Questa forza può creare o distruggere, a seconda della direzione in cui soffiava il vento
nel momento in cui si è liberata dalla prigione. L'amore può condurci all'inferno o in paradiso,
comunque ci porta sempre in qualche luogo. É necessario accettarlo, perché esso
è ciò che alimenta la nostra esistenza.
Se non lo accettiamo, moriremo di fame pur vedendo i rami dell'albero della vita carichi di frutti:
non avremo il coraggio di tendere la mano e di coglierli.
É necessario ricercare l'amore la dove si trova, anche se ciò potrebbe significare ore,
giorni, settimane di delusione e di tristezza. Perché nel momento in cui partiamo in cerca dell'amore,
anche l'amore muove per venirci incontro. E ci salva. E nell'amore non esistono regole.
Possiamo tentare di seguire dei manuali, di controllare il cuore, di avere una strategia di comportamento.
Ma sono tutte cose insignificanti. Decide il cuore.
E quando decide è ciò che conta.
Il bambino
è fatto di cento.
Il bambino ha
cento lingue
cento mani
cento pensieri
cento modi di pensare
di giocare e di parlare
cento sempre cento
modi di ascoltare
di stupire di amare
cento allegrie
per cantare e capire
cento mondi
da scoprire
cento mondi
da inventare
cento mondi
da sognare.
Il bambino ha
cento lingue
(e poi cento cento cento)
ma gliene rubano novantanove.
Gli dicono:
di pensare senza mani
di fare senza testa
di ascoltare e di non parlare
di capire senza allegrie
di amare e di stupirsi
solo a Pasqua e a Natale.
Gli dicono:
di scoprire il mondo che già c’è
e di cento
gliene rubano novantanove.
Gli dicono:
che il gioco e il lavoro
la realtà e la fantasia
la scienza e l’immaginazione
il cielo e la terra
la ragione e il sogno
sono cose
che non stanno insieme.
Gli dicono insomma
che il cento non c’è.
Il bambino dice:
invece il cento c’è.