Finché di acqua pura sarà la mia sorgente miele verserò nei fiumi e l'oro sulle rime. Non importa che io sia di argomenti privo o di deserto sia il mio lento fluir di rime, non smetterà di mormorare amore il cuore mio.
La voce solo e le tue lettere sono nella notte la mia luce sul tormento Il continuo tuo ancheggiare con la mini e i tacchi a spillo Ma le curve della bocca, sono quelle a mancarmi, e quei capelli a mantice sui tuoi rotondi seni, negli occhi il taglio delle rose e nel sorriso l'armonia con le onde dell'anima tua.
Non di te affamato di nuda carne ma del seme nel tuo fecondo ventre che non ho saputo vederti dentro Delle ombre che mi inseguono pesanti come vampiri nelle fredde notti Affamato della tua impunità per non averti violato l'intimo fino alle ossa, amarti come si ama la vita Scenderti nel cuore a trovare il mio cuore e strappare alle radici gli assassini silenzi Come posso illudermi d'essermi saziato se di te non ho mai preso nessun canto? Se ti sciogli come la sabbia di mare disperato amore mio... come posso? L'anima quando è silente fonde anche il catrame.
Inciampato nell'errore di chi ha amato veramente ho maledetto il mio cuore per il troppo dedicarti. Senza vergogna ho mendicato i tuoi respiri frammentando il cuore mio e senza sangue apparente e vago sembrava il domani nessun progetto troppo dolore. Rancore amaro di chi non ha capito disillusa rondine che ha volato troppo in alto. Lesinare vita strugge e spezza le vene delle mani in un vorticoso finire, i miei ultimi lamenti soccomba la vita che deraglia e piomba.
Ogni volta mi incanto e più ti guardo, cielo! Tanto immenso quanto un mistero Più ti guardo, più mi annullo. Troppo miserevole e debole sembra il mondo da lassù.