Poesie inserite da Carmelo Cossa

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Scritta da: Carmelo Cossa

Scrivo ancora

Scrivo per te che non ci sei.
Ma ci sei stata?
Sì, ti ho vissuta, vita mia.
Ora non so, ma io ci sono,
ti penso, mi manchi
e scrivo ancora:
la musica del cuore
il bello e il paradiso
il radioso tuo sorriso
la luce dei tuoi occhi
e il buio dei miei.
Poi la mia voce urla
il cuore piange
e il pianto scende
sulle labbra
come fosse un canto.
Il canto della mia follia.
E allora canto
come fossi folle!
E dopo aver cantato
e averti dato e perso tutto?
Il cuore urla ma ci crede ancora.
Composta domenica 5 aprile 2020
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    Scritta da: Carmelo Cossa

    Alla vita

    È un dramma in questi giorni,
    ma t'amerò dall'alba fino a sera
    e poi un'altra notte vera.
    Rivivo il tuo ricordo,
    assaporo il tuo calore,
    t'abbraccio per sentire il cuore
    e t'amo, vita mia.
    Potrei morire nell'incubo
    in cui ti vedo andare
    poi ti sogno, e canto.
    Canto la vita per vivere
    finché son vivo
    senza lasciarmi andare
    Io t'amo e devo star con te
    perché non ho il biglietto
    per partire
    ma invito te a restarmi accanto
    a far battere il mio cuore
    come il giorno che fioristi
    e mi donasti il mondo.
    Composta giovedì 9 aprile 2020
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      Scritta da: Carmelo Cossa

      La Vita

      Mi sento condannato dalla modernità che m'ha illuso,
      tradito e poi gettato in un deserto a inaridire.
      Ma forgiato dagli anni e deluso dai valori inesistenti
      esco dalla mischia e m'allontano per non soffrire più.
      So che il tempo fugge e forse lo farai anche tu,
      ma non reggo più il dolore dell'amore,
      né l'ironia di chi ignora la mia voglia di volare ancora,
      bramando solo promesse che non so se potrò mantenere.
      Vorrei vivere la notte fra le braccia tue, donna mia,
      e non vivere di notte come i figli del progresso
      nascosti in un mondo che racconta solo le sue verità.
      Ma tu ricorda, amore; la verità si mostra con i fatti,
      non serve ostentarla con inutili parole.
      Vorrei che tu vivessi l'esistenza con il cuore
      abbracciata a chi vuole la tua gioia; ma tu,
      confusa da chi ignora i valori della vita,
      abbandoni il sentiero che porta alla meta
      dove potremmo vivere davvero, e ti allontani.
      Chiediti perché lo stai facendo o per chi ti stai punendo
      vivendo la vita per chi non ti lascerà mai niente!
      Vorrei vivere con te finché son vivo,
      ma non posso trascinarti nelle mie notti insonni
      e nell'epilessia che, forse, non finiranno mai.
      Seguiterò a pensare a te che sei l'immenso e,
      straziando il cuore che ti sente avvinta ad altri affetti,
      continuerò a sognare l'infinito dono dell'amore
      anche se forse non lo assaporerò mai più.
      Composta martedì 25 dicembre 2018
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        Scritta da: Carmelo Cossa

        Dove sei?

        Eri con me:
        la nostra prima mattina sul treno
        il nostro primo giorno di viaggio
        la nostra prima serata di festa
        e la nostra prima notte d'amore.
        Sei ancora con me:
        quando penso al tuo volto e mi strazio
        quando invoco il tuo amore nel buio
        quando sento la pioggia negli occhi
        e una spada infilata nel cuore.
        Eri con me:
        quando le braccia avvolgevano i corpi
        quando le mani carezzavano i volti
        quando gli occhi urlavano amore
        e le bocche bevevano baci.
        Sei ancora con me:
        quando penso di scriverti e piango
        quando provo a chiamarti e mi pento
        quando un nodo mi chiude la gola
        e il respiro si blocca nel cuore.
        Eri con me:
        quando i baci sfioravano l'anima
        quando i corpi chiedevano amore
        quando i gemiti scaldavano il cuore
        e l'immenso accadeva per noi.
        Sei ancora con me:
        nei pensieri che mi tengono sveglio
        nel desiderio di poterti abbracciare
        nel dormire con me insieme ai sogni
        e aspettare l'aurora, l'aurora che parla d'amore.
        Composta martedì 25 dicembre 2018
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          Scritta da: Carmelo Cossa

          Mamma

          Ora che voli anche tu fra le stelle
          in cerca del tuo pezzo di cielo
          e del tuo amore che ti ha preceduto
          ti prego madre mia:
          abbraccia papà e illuminatemi ancora
          con la vostra bontà,
          scaldatemi col vostro silenzioso amore,
          abbracciatemi con una carezza e guidatemi
          dal cielo come facevate sulla terra
          come quando,
          amandomi nel vostro umile e decoroso silenzio,
          m'insegnavate come vivere e come disegnare
          la vita che, con il vostro amore e la vostra fede,
          mi avete regalato.
          Ho sempre saputo che anche dopo il vostro insegnamento
          sarei stato l'unico pastello da usare per colorare
          o per annerire la mia vita; ma quel pastello che,
          anche nei momenti bui, conservo nel mio cuore,
          lo userò solo per colorare la vita
          che insieme a Dio mi avete regalato.
          Composta lunedì 20 ottobre 2014
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            Scritta da: Carmelo Cossa

            A Te Donna

            Una scia di luce attraversa il cielo e tu
            agitata ti rigiri in una notte insonne
            l'aria frizzante dell'aurora ti desta mentre
            il sole nasce e porta un giorno nuovo e tu
            ti proietti alla vita, a oggi, a domani, a sempre.
            Non urlare nel silenzio i tuoi sospiri ma ama come solo tu sai fare.
            Non nascondere l'amore in fondo al cuore
            non dormire senza sogni,
            non sprecare il tempo con chi non sente la tua voce
            non ascoltare chi non parla col cuore.
            Non servono parole con chi dovrebbe già sapere.
            Ma se non sa... Se non capisce ciò che sei, non ti intristire!
            L'anima che ti dice ancora e il cuore che sussurra amore
            ti rendono regina e ancella, amante e amica,
            figlia, madre e nonna insieme.
            Sei fiore da guardare per goderne l'incanto
            nettare da bere per assaporarne il gusto
            aria da respirare per goderne la fragranza
            velluto da carezzare per sfiorare il cielo.
            In un'unica parola sei la magia della natura!
            Sì donna; fa che questa magia non abbia mai fine.
            Composta mercoledì 7 marzo 2012
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              Scritta da: Carmelo Cossa

              Un Amore

              Labbra che non si schiudono
              occhi che non guardano
              mani che non accarezzano
              braccia che non abbracciano.
              L'angosciosa sensazione di solitudine
              mi assale, ma no, non sono solo
              e allora, perché niente mi sembra vero?
              Perché niente mi affascina?
              Perché? Perché? Perché?
              No, è stato solo un brutto sogno
              è tutto vero, tutto mi affascina è
              tutto bello, meravigliosamente splendido.
              Col pensiero di Te Rosa blu
              voglio vivere per sempre le promesse
              di quello sguardo.
              Lui ha fatto nascere questo
              "amore"
              che arde come un fuoco e poco importa
              se non si consumerà mai.
              Sarà sempre
              un grande amore.
              Composta domenica 10 luglio 2005
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                Scritta da: Carmelo Cossa
                Potevo averti, si poteva allora
                non più ora.
                Noi però fuggimmo
                per troppo amore.
                Il mio essere vacillava
                pensando se tu amavi.
                Il pensiero di possederti
                mi diceva... non posso averti.
                Ti ho perduta per sempre allora
                vano è, rincorrerti ora.
                Non sarai più mia, mai lo sei stata,
                solo in sogno, bramo ancora
                ciò che è stato.
                Sorrido, ammiro la tua bellezza
                sognando ancora la tua tenerezza.
                Da sveglio mi dico
                non posso averti.
                Potevo averti allora
                mai più ora.
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                  Scritta da: Carmelo Cossa

                  Un attimo

                  Solo un attimo basta per afferrare
                  un amore.
                  Solo un attimo basta per possedere
                  un tesoro.
                  Un attimo fra le mie braccia
                  sconfinato amore ed io stringo
                  un immenso tesoro.
                  Attimo perduto dove sei?
                  Cercami attimo quando
                  non mi vedi.
                  Cercami attimo quando
                  non ho più lacrime.
                  Cercami attimo quando cala
                  la notte e sono solo.
                  Io vivo solo in tua presenza.
                  Solo un attimo basta per
                  capirti.
                  Solo un attimo basta per
                  averti.
                  Solo un attimo basta per
                  amarti.
                  Solo un attimo basta...
                  a patto che duri tutta la vita
                  Attimo.
                  Composta sabato 12 maggio 1990
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                    Scritta da: Carmelo Cossa

                    Ora

                    Il mio cuore è appeso a un ramo come un panno steso
                    e si agita al soffiare del vento.
                    Si consuma all'arsura di un raggio di sole
                    aspettando la pioggia che non viene
                    a lenire l'aridità dei mie giorni.

                    Il tuo zingaro sentimento si trastulla in un gioco che non porta a nulla. Non ha futuro il mondo in cui tu vivi.
                    Non puoi tu ridere di un cuore infranto mentre
                    vaga come una foglia scossa da una tempesta.

                    Il tuo infinito contiene solo il tuo passato
                    e sprechi il presente in un vano far niente.
                    Coltiva invece la speranza come un seme che, caduto in terra,
                    germoglierà quando cadrà la pioggia.

                    Tu sei forse atterrata su una roccia?
                    Allora vieni! Tendo a te una mano.
                    Scivola, salta giù da quella pietra.
                    Niente potrà nascere su quell'arido dirupo.

                    Cade la pioggia che lenisce il dolore dei mie giorni
                    e mi ritempra il cuore.
                    Tu combatti ancora sulle tue gambe instabili mentre, lo scrosciare della pioggia, sospinta da un vento gelido, ti fa scivolare dal tuo roccioso piedistallo.

                    Non aver paura! Non cadrai!
                    Io sarò lì ad aspettarti per amarti.
                    Ora il tuo cuore zingaro potrà affondare le radici in questa valle
                    per non essere mai più nomade in cerca di chimere.
                    Ora il tuo cuore ha trovato... l'amore.
                    Composta mercoledì 30 novembre 2011
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